Psico Oncologia Piazza Bologna Roma, Dott.ssa Valentina Scopone, si occupa di Psico-oncologia Piazza Bologna Roma.
La psico-oncologia è una disciplina che si sviluppa negli Stati Uniti intorno agli anni ’50 e nasce dall’incontro tra l’oncologia medica e la psicologia clinica. In Italia fa la sua comparsa nel 1985 con la nascita della Società Italiana di Psico-oncologia. Negli ultimi 40 anni è cresciuta e si diffusa in tutto il mondo, con lo scopo di occuparsi in maniera specifica dell’impatto psicologico della diagnosi di tumore e dei suoi trattamenti sul paziente, la sua famiglia e l’équipe di cura.
Ricevere una diagnosi di cancro è uno tra gli eventi più dolorosi e traumatici che possano accadere nella vita di una persona non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico. Il cancro infatti rappresenta sempre per chi la riceve una prova esistenziale sconvolgente che riguarda tutti gli aspetti della vita: il rapporto con il proprio corpo, il significato dato alla sofferenza, alla malattia, alla morte, alla vita stessa, così come le relazioni famigliari, la rete amicale e sociale, il proprio ruolo professionale.
Ad ammalarsi però non è solo il singolo individuo con il suo corpo ma l’intera famiglia, che sappiamo essere non solo la somma dei suoi componenti ma un tutto dinamico, un organismo con la propria omeostasi, all’interno del quale il comportamento di ciascuno è legato al comportamento degli altri, in un influenza reciproca. La famiglia è sistema all’interno del quale tutti i componenti condividono una stessa esperienza, che causa sofferenza psicologica reciproca e interdipendente.
Il tumore getta dunque il malato e la sua famiglia in un abisso di paura, rabbia, dolore, rassegnazione e la gestione di queste emozioni è altrettanto importante della gestione dei sintomi fisici e delle terapie.
Sappiamo infatti che la mancata risposta alle problematiche psicologiche determina un peggioramento della qualità della vita, un aumento del rischio di disagio psicologico nel paziente e nei suoi familiari, una riduzione dell’aderenza ai trattamenti, un aumento dei tempi di recupero, riabilitazione e degenza e una riduzione della sopravvivenza con maggiore rischio di ricorrenza della malattia. L’idea infatti che la psiche sia un mondo o “organo” a parte, appartiene al passato. Oggi numerose ricerche scientifiche dimostrano che accanto a un disturbo organico vi è quasi sempre anche un disturbo psichico e viceversa. Non solo, è stato accertato cha una terapia che non tenga conto dell’impatto emotivo e psicologico che la malattia in quanto tale ha sul soggetto può essere, non solo fallimentare ma, addirittura ostacolante il processo di guarigione.
Per questo è importante richiedere l’aiuto di uno specialista.
“Se l’ansia, la paura, la preoccupazione, la demoralizzazione, la rabbia sono normali risposte alla malattia, quando queste diventano più intense, più continue e perseveranti, è importante chiedere aiuto psicologico specialistico senza vergogne di vulnerabilità o timore di essere “anormali o malati di mente”. Questo punto fondamentale – la valutazione della risposta emozionale delle persone ammalate e dei loro familiari – è assunto dalla psiconcologia come un dovere della medicina, poiché il “dolore” psicologico, al pari del dolore fisico, è in tutto e per tutto un parametro vitale da monitorare regolarmente durante il percorso di malattia e di follow-up” (Luigi Grassi)
Seguendo le Linee Guida SIPO, 1998
L’intervento psicologico clinico in oncologia avrà come principali destinatari il malato e la sua rete sociale prossima, costituita in primo luogo dai familiari:
Il lavoro con il malato – Obiettivi:
· aiutare il paziente lungo il tutto il decorso della malattia e nei momenti particolarmente destabilizzanti, dalla diagnosi alla guarigione o all’exitus;
· aiutarlo a contenere i sintomi psicologici che lo affliggono;
· aiutarlo a modificare i comportamenti a rischio rispetto al possibile peggioramento delle sue condizioni psicofisiche generali (eccessiva assunzione di alcol, tabagismo, disturbi del comportamento alimentare ecc).
La famiglia – Obiettivi:
· aiutare la famiglia durante tutto l’iter clinico percorso dal membro che si è ammalato, dal momento della diagnosi fino alla guarigione o all’exitus;
· favorire il processo di elaborazione del lutto dopo la morte del paziente.
L’obiettivo principale nel trattamento è quello di migliorare la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari e di offrire loro un trattamento personalizzato, con lo scopo non solo di alleviare la sofferenza legata ai momenti stressanti della malattia ma anche di potenziare le strategie di coping sia dei pazienti che dei loro familiari.
Per questi ultimi la possibilità di un supporto psicologico specifico riguarda non soltanto il periodo di malattia del paziente ma anche il momento successivo all’eventuale decesso, nelle fasi che caratterizzano l’elaborazione del lutto.
Il servizio offre:
Terapia individuale ai malati oncologici
Terapia individuale per i familiari
Terapia di coppia
Consulenza individuale e di coppia
Consulenza per familiari in situazioni di crisi
La Dott.ssa Valentina Scopone si occupa di Psico-oncologia Piazza Bologna Roma.
Dott.ssa Valentina Scopone, Psico Oncologia Piazza Bologna Roma
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